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Credito d’Imposta per Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design

Fino al 50% di Credito d’imposta per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo degli ultimi 5 anni

Sei un imprenditore che investe per sviluppare nuovi prodotti o per innovare il processo produttivo della propria impresa?

Il Credito d’imposta per ricerca, sviluppo, innovazione e design è l’agevolazione adatta a te.

Il credito è recuperabile entro 5 anni dal sostenimento dei costi.

Sono quindi recuperabili anche i costi sostenuti prima del 2021, nei quali l’agevolazione arriva fino al 50%.

Progetti agevolabili

Ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico.

Innovazione tecnologica per realizzare prodotti o processi di produzione nuovi (anche in tema di transizione transizione ecologica o digitale 4.0).

Design e ideazione estetica per la concezione e la realizzazione di nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica.

F.A.Q.

Quali sono le spese ammissibili?

Sono ammesse, per la quota direttamente riferibile alle attività di Ricerca, Sviluppo, Innovazione tecnologica e Design, le spese sostenute dall’impresa per:

  • Personale;
  • Quote di ammortamento di beni strumentali;
  • Costo delle consulenze esterne, comprese quelle fornite da Università, Istituti di ricerca e Start-up innovative;
  • Materiali.

Chi sono i soggetti beneficiari?

Possono beneficare del credito tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

L’accesso al credito d’imposta è automatico, senza necessità di presentare alcuna domanda, né di sottoporsi ad alcuna valutazione.

Le imprese che fruiscono del beneficio sono tenute a redigere e conservare la documentazione tecnica comprovante lo stesso.

Oltre alla redazione della documentazione tecnica di supporto, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate per legge alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per adempiere all’obbligo di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta per un importo non superiore a 5.000 Euro.

Riferimenti normativi

Articolo 3 del Decreto-Legge 23 dicembre 2013, n. 45 – convertito con modifiche dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9 e s.m.i.
Articolo 1 commi 198-209 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 e Decreto ministeriale del 26 maggio 2020 e s.m.i.

APPROFONDISCI IN…

Pagina ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico

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